«Nelle favole arabe ci sono palazzi d’oro, in quelle nostre giapponesi invece i protagonisti sono sempre contadini o pescatori. Mia madre mi raccontava questa favola la sera, quando rimanevamo noi due sul futon mentre mio padre lavorava la notte, e mi è sempre apparsa molto misteriosa. Da piccola non capivo perché il finale fosse così triste» ascoltiamo “浦島太郎” (Urashima Tarō), una fiaba della tradizione giapponese, letta da Tania Garribba e raccontata, e anche cantata, da Mio Ishida