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l nome della nostra radio non l’abbiamo scelto noi ma l’ha scelto Anna, di otto anni. Ci è subito sembrato un suono liberatorio, onomatopeico, fa pensare ad una tromba ma è una parola che può avere tanti significati, anche a seconda del tono con cui la si pronuncia. Facciamo una radio per bambini, ci siamo detti, rivolgendoci a loro in modo maturo.

Proviamo ad eliminare quella barriera che separa le due età, che dice che una canzone è per bambini e un’altra è per grandi, che si può parlare di un quadro, di un personaggio, di un tema, solo se si è adulti. Il nostro flusso musicale mette insieme canzoni da ogni parte del mondo, così da mischiare lingue e linguaggi musicali: dalle ninna-nanne al cantautorato di ieri e di oggi, dalla musica elettronica alla classica fino al rap. Lavoriamo poi a programmi, che siano interviste o audio-documentari o letture di favole, facendoci sempre aiutare nella scrittura anche dai bambini. Perepepè è il suono di un fiato nelle fiabe, è l’entrata in scena di un grande personaggio, è una parola di cui non si ha bisogno di conoscere il significato perché di significati ne ha tantissimi.

Questa libertà e questo rapporto con la musica, con la trasformazione e con la creatività sono gli ingredienti di Radio Perepepè: la radio per i bambini che i grandi ascoltano, pensata per raccontare il mondo in modo fruibile e interessante per gli adulti con i bambini e ragazzi, che raccoglie contenuti prodotti in prima persona insieme agli ascoltatori di riferimento: i più giovani. Interviste ai grandi, voci di studiosi, maestri, artisti, astronauti e scienziati, fiabe originali, musica da camera ma soprattutto da cameretta.

L’idea è di costruire con i ragazzi una radio su misura per loro, in cui gli adulti siano raccontati dal loro punto di vista, utilizzando il linguaggio del giornalismo, della narrazione e dell’intrattenimento con una playlist che spazia dalla musica per i più piccoli ai grandi classici fino alla musica contemporanea. Una radio che evita gli stereotipi che nascono quando gli adulti cercano di raccontare e interfacciarsi con l’infanzia, ma che gli adulti possono ascoltare godendo di contenuti realizzati con cura e originalità.